Ricostruzione Stadio Filadelfia
project
Ricostruzione impianto sportivo “Filadelfia”
location
Torino
program
impianto sportivo
client
Fondazione Stadio Filadelfia
tempi di concorso
febbraio 2012
progetto architettonico
Andrea Maffei / Andrea Maffei Architects
coordinamento
Pietro Bertozzi / Andrea Maffei Architects
design team
Pietro Bertozzi, Takeshi Miura, Alessandra De Stefani, Paolo Evolvi, Takatoshi Oki, Stefano Bergagna / Andrea Maffei Architects
progetto strutture
Mauro Giuliani / Redesco Progetti srl
progetto impianti
Paola Gigli / Golder Associates srl
coordinamento sicurezza
Ing. Giuseppe Amaro
consulenti
D&D srl – stime economiche e computo metrico estimativo
superfici
superficie terreno
31.442 mq
superficie coperta
8.730 mq
capienza
3500 spettatori
project
Ricostruzione impianto sportivo “Filadelfia”
location
Torino
program
impianto sportivo
client
Fondazione Stadio Filadelfia
tempi di concorso
febbraio 2012
progetto architettonico
Andrea Maffei / Andrea Maffei Architects
coordinamento
Pietro Bertozzi / Andrea Maffei Architects
design team
Pietro Bertozzi, Takeshi Miura, Alessandra De Stefani, Paolo Evolvi, Takatoshi Oki, Stefano Bergagna / Andrea Maffei Architects
progetto strutture
Mauro Giuliani / Redesco Progetti srl
progetto impianti
Paola Gigli / Golder Associates srl
coordinamento sicurezza
Ing. Giuseppe Amaro
consulenti
D&D srl – stime economiche e computo metrico estimativo
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superficie terreno
31.442 mq
superficie coperta
8.730 mq
capienza
3500 spettatori
nessun link al momento
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nessuna pubblicazione al momento
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Ricostruzione Stadio Filadelfia
Il progetto presentato si propone di valorizzare la memoria storica del sito recuperando gli elementi esistenti, integrandoli in una nuova struttura che tramite la sua architettura risponda a criteri funzionali, urbanistici e soprattutto sia in grado di utilizzare fonti di energia rinnovabili, diventando un punto di riferimento per gli stadi contemporanei.
Il nostro intento è quello di ricercare e riproporre l’essenza che caratterizzava lo stadio Filadelfia, evitando che la nuova costruzione sia unicamente un’autocelebrazione della sua storia, ma come in passato possa essere un luogo al servizio dei cittadini. Essendo legato a una realtà periferica, sia territoriale sia sociale, che da sempre accompagna la squadra granata, la costruzione si mostrava come un’opera essenziale. Era come se l’immagine stessa della società volesse tradursi nell’architettura del proprio stadio. Lo testimoniano anche le scarse decorazioni presenti, se si escludono i rilievi ornamentali posti alla base del pilo reggi bandiera all’ingresso di Via Filadelfia. Lo stadio, pur essendo stato costruito durante il periodo di regime, è distante dall’enfatizzazione ginnico ideologica imposta dal fascismo, dato che si trattava di una costruzione di proprietà della società stessa e non dell’amministrazione pubblica. L’intero manufatto risultava infatti impostato su criteri funzionali, come dimostra l’organizzazione degli spazi e dei percorsi. I materiali che sono stati utilizzati confermano ulteriormente questa tesi: cemento armato per le parti strutturali e le scale, muratura per i tamponamenti, lastre prefabbricate per le gradinate, legno per le travature reticolari della copertura ed acciaio per tutti i parapetti.
Il sito, di forma rettangolare, è delimitato per i tre lati di Via Spano (nord-est), Via Tunisi (nord-ovest) e Via Filadelfia (sud-ovest), da condomini residenziali composti per la maggior parte da sette piani ciascuno. Questi creano un fronte deciso verso l’area di concorso favorendo un rapporto visivo diretto tra il nuovo stadio e l’edificato. Questo tema ci ha convinto a proporre una soluzione che potesse migliorare le condizioni del quartiere evitando la realizzazione di una costruzione fuori scala, senza sminuire l’autoreferenzialità del nuovo intervento. Per farlo, abbiamo deciso di proporre un’altezza di copertura di soli 14m, permettendo così un inserimento nel tessuto urbano a misura d’uomo. Per garantire un aspetto monumentale all’intervento che allo stesso tempo non generi un impatto visuale invasivo nei confronti degli abitanti della zona, abbiamo deciso di utilizzare la vegetazione come elemento di raccordo per l’esterno. La vita e le condizioni del quartiere saranno qualitativamente migliorate senza sminuire l’importanza dell’intervento grazie alle proporzioni date al nuovo stadio e alle facciate inclinate interamente ricoperte di verde che creano un nuovo fronte green verso le abitazioni. La vegetazione è prevista sempre verde per garantire un felice connubio ambientale con le residenze attorno anche durante l’autunno/inverno. Lo stadio non sarà verde solo nell’aspetto; sulla copertura in acciaio con una superficie pari a 8370mq, sono posizionati i pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici che insieme alla minimizzazione delle emissioni inquinanti, all’ottimizzazione dei consumi energetici e tramite un risparmio ed efficiente uso delle risorse naturali, garantiscono un ampio recupero delle stesse. Il lato dello stadio di Via Giordano Bruno (sud-est), che si rivolge verso un edificio di impronta industriale di due piani, modifica la propria morfologia per rispondere ai requisiti funzionali dettati dalla “variante ambito 12.29 Filadelfia” che riguarda la presenza di attività commerciali connesse a quelle sportivo-calcistiche per un totale di circa 4.000mq. Il nuovo stadio presenta un’estensione dal volume principale che propone sulla sua sommità una terrazza, alla quale si accede sia dalla parte commerciale interna, sia dalla strada, in grado di valorizzare il meraviglioso panorama che si apre verso il Lingotto e Monte Calvo. Lo stadio, ricostruito sulle impronte lasciate dalla storia, si presenta come un volume delle dimensioni di 141.40m per 121.15m ed ha una capienza di 3500 spettatori circa, come richiesto dal bando. I campi di gioco presenti sono a norma UEFA e misurano rispettivamente 105m x 68m (il principale) e 100m x 64m (destinato alle giovanili). Esternamente lo stadio è protetto da muri in c.a. inclinati di 10° sui quali verranno montate delle fioriere realizzate con elementi prefabbricati. I quattro angoli vengono lasciati liberi per favorire gli ingressi all’impianto, mostrando le curve storiche di Via Filadelfia e di Via Spano che vanno ad integrarsi alla nuova struttura. Elemento unificatore è la copertura in acciaio posta a 14 metri di altezza, sulla quale sono disposti pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici; nel bordo interno è stato inserito l’impianto di illuminazione del campo principale. Per il terreno di gioco destinato alle giovanili sono stati posizionati quattro pali dedicati all’illuminazione sempre a quota 14m. All’interno dello stadio, adiacenti al perimetro del campo principale, sono posizionate le sedute, distribuite su cinque gradoni. Il lato sottostante la tribuna storica segue la forma arcuata della stessa, in modo tale da garantire lo spazio necessario alle panchine, all’area di riscaldamento degli atleti e al tunnel di uscita degli spogliatoi. Sopra le sedute della tribuna e degli altri tre lati dell’impianto, una serie di vetrate circonda il terreno da gioco, mantenendo le quattro principali funzioni presenti (palchi vip, sportiva, museale, foresteria e commerciale) in contatto visivo con il campo. Questa scelta, dettata dal PRG della città di Torino, sottolinea l’unione di funzioni differenti tra loro, permettendo di far vivere l’impianto per lunga parte della giornata, dando la possibilità a tutti di stare assieme oltre lo sport.
Ricostruzione Stadio Filadelfia
Il progetto presentato si propone di valorizzare la memoria storica del sito recuperando gli elementi esistenti, integrandoli in una nuova struttura che tramite la sua architettura risponda a criteri funzionali, urbanistici e soprattutto sia in grado di utilizzare fonti di energia rinnovabili, diventando un punto di riferimento per gli stadi contemporanei.
Il nostro intento è quello di ricercare e riproporre l’essenza che caratterizzava lo stadio Filadelfia, evitando che la nuova costruzione sia unicamente un’autocelebrazione della sua storia, ma come in passato possa essere un luogo al servizio dei cittadini. Essendo legato a una realtà periferica, sia territoriale sia sociale, che da sempre accompagna la squadra granata, la costruzione si mostrava come un’opera essenziale. Era come se l’immagine stessa della società volesse tradursi nell’architettura del proprio stadio. Lo testimoniano anche le scarse decorazioni presenti, se si escludono i rilievi ornamentali posti alla base del pilo reggi bandiera all’ingresso di Via Filadelfia. Lo stadio, pur essendo stato costruito durante il periodo di regime, è distante dall’enfatizzazione ginnico ideologica imposta dal fascismo, dato che si trattava di una costruzione di proprietà della società stessa e non dell’amministrazione pubblica. L’intero manufatto risultava infatti impostato su criteri funzionali, come dimostra l’organizzazione degli spazi e dei percorsi. I materiali che sono stati utilizzati confermano ulteriormente questa tesi: cemento armato per le parti strutturali e le scale, muratura per i tamponamenti, lastre prefabbricate per le gradinate, legno per le travature reticolari della copertura ed acciaio per tutti i parapetti.
Il sito, di forma rettangolare, è delimitato per i tre lati di Via Spano (nord-est), Via Tunisi (nord-ovest) e Via Filadelfia (sud-ovest), da condomini residenziali composti per la maggior parte da sette piani ciascuno. Questi creano un fronte deciso verso l’area di concorso favorendo un rapporto visivo diretto tra il nuovo stadio e l’edificato. Questo tema ci ha convinto a proporre una soluzione che potesse migliorare le condizioni del quartiere evitando la realizzazione di una costruzione fuori scala, senza sminuire l’autoreferenzialità del nuovo intervento. Per farlo, abbiamo deciso di proporre un’altezza di copertura di soli 14m, permettendo così un inserimento nel tessuto urbano a misura d’uomo. Per garantire un aspetto monumentale all’intervento che allo stesso tempo non generi un impatto visuale invasivo nei confronti degli abitanti della zona, abbiamo deciso di utilizzare la vegetazione come elemento di raccordo per l’esterno. La vita e le condizioni del quartiere saranno qualitativamente migliorate senza sminuire l’importanza dell’intervento grazie alle proporzioni date al nuovo stadio e alle facciate inclinate interamente ricoperte di verde che creano un nuovo fronte green verso le abitazioni. La vegetazione è prevista sempre verde per garantire un felice connubio ambientale con le residenze attorno anche durante l’autunno/inverno. Lo stadio non sarà verde solo nell’aspetto; sulla copertura in acciaio con una superficie pari a 8370mq, sono posizionati i pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici che insieme alla minimizzazione delle emissioni inquinanti, all’ottimizzazione dei consumi energetici e tramite un risparmio ed efficiente uso delle risorse naturali, garantiscono un ampio recupero delle stesse. Il lato dello stadio di Via Giordano Bruno (sud-est), che si rivolge verso un edificio di impronta industriale di due piani, modifica la propria morfologia per rispondere ai requisiti funzionali dettati dalla “variante ambito 12.29 Filadelfia” che riguarda la presenza di attività commerciali connesse a quelle sportivo-calcistiche per un totale di circa 4.000mq. Il nuovo stadio presenta un’estensione dal volume principale che propone sulla sua sommità una terrazza, alla quale si accede sia dalla parte commerciale interna, sia dalla strada, in grado di valorizzare il meraviglioso panorama che si apre verso il Lingotto e Monte Calvo. Lo stadio, ricostruito sulle impronte lasciate dalla storia, si presenta come un volume delle dimensioni di 141.40m per 121.15m ed ha una capienza di 3500 spettatori circa, come richiesto dal bando. I campi di gioco presenti sono a norma UEFA e misurano rispettivamente 105m x 68m (il principale) e 100m x 64m (destinato alle giovanili). Esternamente lo stadio è protetto da muri in c.a. inclinati di 10° sui quali verranno montate delle fioriere realizzate con elementi prefabbricati. I quattro angoli vengono lasciati liberi per favorire gli ingressi all’impianto, mostrando le curve storiche di Via Filadelfia e di Via Spano che vanno ad integrarsi alla nuova struttura. Elemento unificatore è la copertura in acciaio posta a 14 metri di altezza, sulla quale sono disposti pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici; nel bordo interno è stato inserito l’impianto di illuminazione del campo principale. Per il terreno di gioco destinato alle giovanili sono stati posizionati quattro pali dedicati all’illuminazione sempre a quota 14m. All’interno dello stadio, adiacenti al perimetro del campo principale, sono posizionate le sedute, distribuite su cinque gradoni. Il lato sottostante la tribuna storica segue la forma arcuata della stessa, in modo tale da garantire lo spazio necessario alle panchine, all’area di riscaldamento degli atleti e al tunnel di uscita degli spogliatoi. Sopra le sedute della tribuna e degli altri tre lati dell’impianto, una serie di vetrate circonda il terreno da gioco, mantenendo le quattro principali funzioni presenti (palchi vip, sportiva, museale, foresteria e commerciale) in contatto visivo con il campo. Questa scelta, dettata dal PRG della città di Torino, sottolinea l’unione di funzioni differenti tra loro, permettendo di far vivere l’impianto per lunga parte della giornata, dando la possibilità a tutti di stare assieme oltre lo sport.