EXPO 2015 – PADIGLIONE ITALIA
località
Milano, Italia
programma
padiglione espositivo
cliente
EXPO 2015 S.p.A.
date concorso
dic. 2012 – feb. 2013
progetto
Andrea Maffei
design team
Takeshi Miura, Alessandra De Stefani, Stefano Bergagna, Takatoshi Oki, Roberto Balduzzi / Andrea Maffei Architects s.r.l. Milano
strutture
Alberto Ferrari, Steve Alemanno / Ramboll Ltd.
facciate
Nicoletta Bacchin / Ramboll Ltd.
impianti
Giancarlo Tanzi / Techproject srl
impianti antincendio
Maria Elena Perrotta, Giancarlo Tanzi / Techproject srl
calcolo della spesa
Techproject srl
coordinamento sicurezza
Techproject srl
crono programma
Techproject srl
dimensioni
superficie netta
10.146,6 mq
superficie lorda
12.758,4 mq
altezza massima
25 m
materiali
cemento armato, acciaio, vetro, legno
località
Milano, Italia
programma
padiglione espositivo
cliente
EXPO 2015 S.p.A.
date concorso
dic. 2012 – feb. 2013
progetto
Andrea Maffei
design team
Takeshi Miura, Alessandra De Stefani, Stefano Bergagna, Takatoshi Oki, Roberto Balduzzi / Andrea Maffei Architects s.r.l. Milano
strutture
Alberto Ferrari, Steve Alemanno / Ramboll Ltd.
facciate
Nicoletta Bacchin / Ramboll Ltd.
impianti
Giancarlo Tanzi / Techproject srl
impianti antincendio
Maria Elena Perrotta, Giancarlo Tanzi / Techproject srl
calcolo della spesa
Techproject srl
coordinamento sicurezza
Techproject srl
crono programma
Techproject srl
dimensioni
superficie netta
10.146,6 mq
superficie lorda
12.758,4 mq
altezza massima
25 m
materiali
cemento armato, acciaio, vetro, legno
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Concorso Padiglione Italiano EXPO 2015
Il bando di gara richiedeva di progettare cinque edifici allineati lungo il Cardo che caratterizza tutto il masterplan EXPO 2015 fino alla grande piazza d’acqua circolare.
Essi sono costituiti da quattro edifici lineari a due piani che contengono vari spazi espositivi, di mercato e di ristorazione e dal Padiglione Italia vero e proprio.
Questo si doveva sviluppare un un’area quadrata di 57,5m di lato e per un’altezza massima di soli 25 metri.
Il Palazzo doveva rappresentare un messaggio simbolico di rappresentanza del Bel Paese ed abbiamo voluto comporlo secondo i seguenti concetti.
Scomposizione e Sovrapposizione
Il tema del Palazzo Italia nascondeva la grande difficoltà di sintetizzare la ricchezza e la complessità della cultura di un Paese in un unico edificio.
A questo scopo ci è sembrato interessante utilizzare il concetto della scomposizione dell’edificio in una serie di temi architettonici.
Allo stesso tempo era interessante proporre l’architettura come una sovrapposizione degli stessi temi tra loro per riprendere la complessità delle stratificazioni urbane e degli edifici complessi delle nostre città.
Come una Nazione è divisibile in un’infinità di temi e di culture, così il Palazzo poteva essere liberato dal vincolo di una morfologia univoca, ovvero di un’unica sagoma predefinita, ed essere scomposto in una serie di sotto-temi architettonici che rappresentassero la ricchezza delle sue varie culture.
La sovrapposizione di queste tematiche architettoniche simboleggia la complessità di una Nazione ed il processo storico di sovrapposizione di culture e di idee diverse che caratterizza la ricchezza del nostro Paese. Tale sovrapposizione poteva essere attuata in diverse forme architettoniche don diversi colori, materiali e noi abbiamo scelto quelle a seguito descritte.
L’Albero
Il tema conduttore di tutto il Palazzo Italia è di creare una metafora del tema dell’Albero attraverso una struttura arboriforme che crea una grande copertura principale a cui si appendono tutti i volumi del Palazzo.
Due file di colonne in acciaio a V sui lati rappresentano i rami dell’Albero strutturale che crescono dal basso verso l’alto fino a raggiungere il quarto piano del nuovo intervento. La chioma dell’Albero si traduce metaforicamente in una grande struttura reticolare di acciaio, composta da travi che collegano i pilastri a V, dai cui nodi scendono i tiranti che sostengono i solai e tutte le strutture dei piani sospesi del Palazzo Italia.
L’Albero in natura si allarga con una grande chioma naturale a coprire lo spazio verde sottostante e a proteggere dal sole e dalla pioggia. Sin dall’antichità gli alberi hanno rappresentato i primi luoghi di raccolta e di incontro sotto una copertura già sviluppata spontaneamente in natura.
Parimenti il Palazzo si allarga verso l’alto in una grande chioma strutturale che copre gli altri temi concettuali del Palazzo: le Piazze e gli spazi espositivi.
La Piazza Bassa
La Piazza è uno dei temi che caratterizza tutte le città italiane e il modo di vivere e di aggregarsi dei cittadini italiani.
A partire dall’antica Grecia le città mediterranee si sono sempre sviluppate in modo radio centrico a partire da una Piazza centrale in cui si trovavano i centri del potere politico e religioso.
In altre culture, come quelle asiatiche o americane, il tema della Piazza non è stato così importante nel disegno della città e nel suo sviluppo, speso basate invece su griglie stradali o su direttrici lineari e non radiocentriche.
In Italia invece il tema della Piazza centrale con il Duomo e il Palazzo del Signore locale sono sempre stati il fulcro dello sviluppo e tuttora rimangono il centro di maggiore attrazione dei flussi e della concentrazione dei cittadini.
Nelle città italiane i maggiori avvenimenti di comunicazione e di spettacolo sono tenuti nella Piazza centrale che rimane il fulcro dell’attenzione e della vita sociale. Basti pensare a Piazza Duomo a Milano oppure a Piazza della Signoria a Firenze.
Per questo abbiamo pensato che fosse interessante superare il concetto di un Palazzo inteso come semplice edificio chiuso e di aprirlo per trasformarlo in una “Piazza” in cui tutti potessero trovarsi per vivere insieme il tema dell’Expo.
A questo scopo abbiamo progettato innanzitutto una grande Piazza coperta da una copertura quadrata di 57,5m di lato che riveste tutta l’area di progetto e consente di utilizzarla anche in caso di maltempo.
La copertura protegge dal sole in estate e dalle intemperie in inverno e consente allo spazio pubblico una costante fruibilità da parte dei cittadini.
Nella Piazza potranno svolgersi eventi di varie genere, a partire da concerti, manifestazioni, conferenze, mostre, fiere e quant’altro in tutte le stagioni dell’anno.
La Piazza non ha un unico punto di ingresso ma è possibile accedervi a 360° da tutto il perimetro senza gerarchie direzionali precostituite.
L’accesso principale sarà prevalentemente dal Cardo e dalla Piazza d’Acqua, ma anche sugli altri lati è possibile accedervi senza alcuna barriera in una continuità fluida con gli spazi urbani dell’Expo.
I riferimenti a Leonardo Da Vinci
Nella scelta delle forme del Palazzo Italia abbiamo voluto concentrarci su due forme geometriche: il quadrato e il cerchio.
Questa scelta deriva da una volontà di richiamare il famoso disegno di Leonardo Da Vinci “Uomo vitruviano” del 1490 in cui veniva espressa la centralità dell’uomo rinascimentale come riscoperta dell’uomo “vir faber”, ovvero dell’uomo al centro dell’universo e creatore della realtà.
Il disegno raffigura l’uomo inscritto nel quadrato e nel cerchio come le due forme geometriche assolute che definiscono tutto il reale ed a cui tutto il reale è riconducibile.
Così nel nostro progetto del Palazzo Italia abbiamo voluto riprendere queste due forme rinascimentali per esprimere un omaggio al Rinascimento italiano e alla Cultura italiana.
Il Palazzo sospeso
Per ottenere la Piazza abbiamo progettato tutti gli spazi espositivi e le sale conferenze appese alla grande copertura, in modo da non occupare nulla nel piano terra e consentire un nuovo grande spazio urbano.
Ciò è stato possibile realizzando un grande portale strutturale composto da tre “V” in acciaio esterne che sostengono una griglia di travi reticolari di copertura. Da esse scendono una serie di tiranti secondo una griglia regolare di 8,1m a cui sono appesi tutti i solai dei piani sottostanti.
Tale soluzione rappresenta una soluzione mai realizzata prima nella storia degli Expo internazionali.
Il Palazzo Italia per la prima volta fluttua nel vuoto e lascia il piano terreno completamente vuoto per gli usi più disparati.
Gli spazi espositivi
Gli spazi espositivi più efficienti devono essere molto flessibili per potersi adattare a qualsiasi tipo di mostra e consentire qualsiasi tipo di allestimento. Le forme dell’edificio devono interferire il meno possibile con questa flessibilità d’uso.
A questo scopo abbiamo previsto una forma assoluta di tipo circolare al primo piano del Palazzo, sospesa alla grande copertura, composta da un unico grande open space circolare con una griglia regolare di sottili pilastri tiranti in acciaio.
Il curatore della mostra del padiglione italiano si troverà ad avere la massima libertà di allestimento dell’esposizione senza alcun vincolo di strutture ingombranti o di pareti limitanti in alcuna direzione. La mostra potrà essere definita da pareti aggiuntive in cartongesso che separino i vari argomenti o da allestimenti di qualsiasi tipo che consentano un percorso mono o pluri direzionale del visitatore a discrezione del curatore.
Le pareti sono previste non finestrate – solo durante il periodo dell’Expo – per impedire l’ingresso della luce naturale che costituirebbe un problema per l’esposizione.
Questa soluzione rispetta la richiesta di un interpiano di 5,5m per gli spazi espositivi e consente un altezza libera interna fino a 4,5m.
Il soffitto sarà dotato guide di alimentazione elettrica per faretti orientabili e removibili a piacimento in modo da garantire la massima flessibilità di installazione dell’esposizione.
Gli spazi espositivi sono sviluppati con lo stesso criterio anche nel secondo piano del Palazzo.
Le sale conferenze
Il secondo piano del Palazzo continua gli spazi espositivi del primo piano attraverso le scale mobili di collegamento che ne consentono una continuità senza interruzioni.
Sul retro dell’esposizione si trova il foyer di tre sale conferenze, rispettivamente di 250, 150, 50 posti per svolgere incontri e conferenze di vario genere sui temi dell’Expo.
Vista l’importanza delle sale conferenze, la forma architettonica esterna ha voluto metterle in chiara evidenza attraverso tre parallelepipedi che si sviluppano sopra il volume circolare degli spazi espositivi e che rimangono circondati da terrazzi panoramici tutto attorno.
A fianco delle sale conferenze sono stati previsti gli spazi per la caffetteria e per un deposito. In particolare il bar è dotato di una terrazza panoramica sulla piazza del Palazzo Italia.
I volumi laterali sono caratterizzati da una lettura barocca della forma curvilinea per stabilire un dialogo ironico con le forme architettoniche del cilindro sottostante e per rievocare il fascino del Barocco italiano ed evocare la Storia architettonica del Bel Paese. Le forme curvilinee dinamizzano lo sviluppo verticale del progetto in continua ascesa dalla Piazza Bassa fino alla Piazza Alta.
Gli spazi di rappresentanza
Il terzo piano contiene gran parte degli uffici dello staff di Expo 2015, quelli di alta rappresentanza e la sala delle delegazioni internazionali.
La distribuzione delle sale mantiene le forme architettoniche del secondo piano e le articola seguendo la simmetria dell’edificio, intorno ad uno spazio a doppia altezza verso gli spazi espositivi sottostanti.
Il quarto piano invece ospita gli uffici di rappresentanza, con le rispettive segreterie. Ogni ufficio è dotato di un affaccio panoramico sull’area dell’Expo.
Le sale sono caratterizzate da semplici forme rettangolari per renderle molto efficienti. Gli uffici sono previsti con soffitti in acciaio microforati fonoassorbenti e bandraster su cui fissare le pareti in vetro di partizione degli uffici.
Le pareti esterne degli uffici presenti al terzo piano sono finestrate solo in parte, al fine di realizzare molte pareti ad elevate prestazioni termiche e di contenere ai minimi le finestrature per il massimo risparmio energetico.
Il ristorante panoramico
La grande copertura si compone di 6 travi reticolari che collegano i vertici delle tra V per lato e due travi reticolari sul perimetro. Essa rappresenta il grande portale a cui sono appese tutte le strutture dei piani sottostanti.
Gli spazi interni della grande copertura sono adibiti ad ospitare uffici dello staff di Expo 2015, uffici di alta rappresentanza ed il ristorante panoramico.
Gli uffici mantengono le medesime caratteristiche di quelli del terzo piano. Le pareti esterne sono tutte vetrate con terrazzo davanti per avere un visione sempre panoramica di tutta l’ area dell’Expo.
Il ristorante si sviluppa lungo tutto un lato della copertura quadrata verso sud-ovest. Le sue facciate sono tutte vetrate verso una grande terrazza panoramica che guarda tutta l’Expo ed in particolare verso la Piazza Italia, di incrocio tra il Cardo e il Decumano.
Il ristorante prevede al suo interno anche una caffetteria sempre aperta al pubblico per consentire l’uso della terrazza ad una maggiore fascia di pubblico e quindi renderlo maggiormente fruibile.
La Piazza Alta
Nel nostro progetto del Palazzo Italia abbiamo voluto proporre anche di realizzare una seconda Piazza sul tetto del Palazzo stesso.
Spesso le coperture dei padiglioni vengono tralasciate per ospitare gli impianti oppure semplici rivestimenti di copertura, mentre ci è sembrato interessante riportare il tema della terrazza che caratterizza tante case italiane anche sulla sommità del Palazzo Italia.
Tale funzione viene enfatizzata da una grande scala mobile che consente l’accesso alla Piazza Alta direttamente dalla strada del Cardo.
La scala mobile rappresenta il fascino futuristico della tecnologia che consente di salire subito sulla copertura del Palazzo Italia ad ammirare tutta l’Expo e di sera “a riveder le stelle”.
La Piazza Alta è caratterizzata da una grande piazza pavimentata in pietra con luci LED a terra e da un giardino all’italiana sul perimetro.
Ci è sembrato interessante riportare sulla copertura i giardini che spesso troviamo sulle terrazze delle ville italiane per trasmettere la sensazione della cultura italiana ai turisti stranieri. In particolare il giardino all’italiana è sempre stato molto ammirato a livello internazionale e la sua riproposizione in chiave contemporanea riporta il fascino della tradizione italiana.
Lunghe siepi di bossolo nascondono una recinzione perimetrale alta 1,1m e creano un disegno geometrico dinamico nelle larghe aiuole previste sul perimetro per caratterizzare architettonicamente questo spazio da cui ammirare tutto il panorama dell’Expo 2015.
L’Acqua
Il tema dell’acqua è stato sviluppato prevedendo una lunga vasca di acqua bassa su un bordo della Piazza Bassa a sottolineare la proiezione della grande scala mobile che porta sulla copertura.
Questa rappresenta una metafora dei fiumi italiani e dovrà essere attraversata con due ponti dai visitatori provenienti da lato ovest per accedere alla Piazza Bassa.
Dalla vasca potranno fuoriuscire vari getti d’acqua come nelle più famose fontane italiane a ricordare il fascino delle piazze. dei giardini e dei luoghi pubblici del Bel Paese.
Molteplicità d’uso e di interpretazione
Grazie a queste soluzioni, la fruizione del Palazzo si diversifica in vario modo. Alcuni visitatori possono andare solo sulla Piazza Alta, mentre altri visitatori possono andare solo dentro il Palazzo, altri ancora possono stare solo nella Piazza Bassa ad ascoltare un concerto per es..
Il Palazzo Italia risulta così non monodirezionale, ma permette di essere vissuto in vario modo ed acquista il fascino di una complessità culturale ed urbana.
Vari eventi possono avvenire contemporaneamente in varie zone del Palazzo: Piazza Alta, Piazza Bassa, Sale conferenze, senza interferenze e con un modo inconsueto di vivere un padiglione per un Expo.
Ad esempio potranno esserci contemporaneamente un ricevimento sulla Piazza Alta, una conferenza nelle sale dentro il Palazzo ed uno spettacolo nella Piazza Bassa.
Polimateria
Le facciate del Palazzo sono diversificate per materiali e finiture nei vari piani e caratterizzano il polimorfismo dell’edificio.
Il cilindro sospeso degli spazi espositivi è caratterizzato dall’uso del legno di rivestimento su tutta la facciata. Esso è composto da lunghi pannelli verticali di legno di cedro canadese che nell’uso post-Expo saranno utilizzati come scuretti apribili per consentire l’ingresso della luce nei laboratori interni attraverso delle finestre distribuite su tutto il perimetro.
Lo stesso tipo di legno viene utilizzato per il soffitto del cilindro ovvero sopra la Piazza Bassa. Esso è composto da un rivestimento generale e da elementi decorativi in spessore in legno con un disegno che ricorda i disegni del barocco italiano. In tal modo il soffitto acquista una percezione meno pesante e più amichevole grazie all’uso di questo materiale più “caldo” e naturale.
Il suo disegno barocco lo rende unico nel suo genere per coprire uno spazio pubblico e lunghe strisce di luci a LED ne seguono ed enfatizzano le curve dinamiche tipiche della nostra tradizione.
I volumi del secondo e terzo piano sono rivestiti di vetro di tipo low iron con doppia camera, coating selettivo e serigrafato in colore bianco. Questa scelta consente di avere elevate prestazioni di isolamento termico e di basso fattore solare per l’uso post-Expo.
L’effetto architettonico sarà quello di un rivestimento quasi marmoreo bianco dei volumi per riprendere il fascino delle architetture storiche italiane. Questa scelta materica enfatizzerà la sospensione nel vuoto di un oggetto così pesante e scultoreo in marmo bianco.
Le facciate sul retro sono rivestite di lamelle dello stesso legno utilizzato per rivestire il cilindro delle sale espositive. In parte esse nascondono un rivestimento di facciata in pannelli fotovoltaici su due larghe fasce verticali dell’edificio dietro alle strutture a V per produrre un’ottima resa di energia solare.
La Piazza Bassa è prevista con pavimentazione in pietra locale per creare un disegno radio centrico. La Piazza Alta è rivestita con pavimentazione in pietra locale di due tipologie per realizzare un disegno come riportato negli elaborati e nei rendering.
Concorso Padiglione Italiano EXPO 2015
Il bando di gara richiedeva di progettare cinque edifici allineati lungo il Cardo che caratterizza tutto il masterplan EXPO 2015 fino alla grande piazza d’acqua circolare.
Essi sono costituiti da quattro edifici lineari a due piani che contengono vari spazi espositivi, di mercato e di ristorazione e dal Padiglione Italia vero e proprio.
Questo si doveva sviluppare un un’area quadrata di 57,5m di lato e per un’altezza massima di soli 25 metri.
Il Palazzo doveva rappresentare un messaggio simbolico di rappresentanza del Bel Paese ed abbiamo voluto comporlo secondo i seguenti concetti.
Scomposizione e Sovrapposizione
Il tema del Palazzo Italia nascondeva la grande difficoltà di sintetizzare la ricchezza e la complessità della cultura di un Paese in un unico edificio.
A questo scopo ci è sembrato interessante utilizzare il concetto della scomposizione dell’edificio in una serie di temi architettonici.
Allo stesso tempo era interessante proporre l’architettura come una sovrapposizione degli stessi temi tra loro per riprendere la complessità delle stratificazioni urbane e degli edifici complessi delle nostre città.
Come una Nazione è divisibile in un’infinità di temi e di culture, così il Palazzo poteva essere liberato dal vincolo di una morfologia univoca, ovvero di un’unica sagoma predefinita, ed essere scomposto in una serie di sotto-temi architettonici che rappresentassero la ricchezza delle sue varie culture.
La sovrapposizione di queste tematiche architettoniche simboleggia la complessità di una Nazione ed il processo storico di sovrapposizione di culture e di idee diverse che caratterizza la ricchezza del nostro Paese. Tale sovrapposizione poteva essere attuata in diverse forme architettoniche don diversi colori, materiali e noi abbiamo scelto quelle a seguito descritte.
L’Albero
Il tema conduttore di tutto il Palazzo Italia è di creare una metafora del tema dell’Albero attraverso una struttura arboriforme che crea una grande copertura principale a cui si appendono tutti i volumi del Palazzo.
Due file di colonne in acciaio a V sui lati rappresentano i rami dell’Albero strutturale che crescono dal basso verso l’alto fino a raggiungere il quarto piano del nuovo intervento. La chioma dell’Albero si traduce metaforicamente in una grande struttura reticolare di acciaio, composta da travi che collegano i pilastri a V, dai cui nodi scendono i tiranti che sostengono i solai e tutte le strutture dei piani sospesi del Palazzo Italia.
L’Albero in natura si allarga con una grande chioma naturale a coprire lo spazio verde sottostante e a proteggere dal sole e dalla pioggia. Sin dall’antichità gli alberi hanno rappresentato i primi luoghi di raccolta e di incontro sotto una copertura già sviluppata spontaneamente in natura.
Parimenti il Palazzo si allarga verso l’alto in una grande chioma strutturale che copre gli altri temi concettuali del Palazzo: le Piazze e gli spazi espositivi.
La Piazza Bassa
La Piazza è uno dei temi che caratterizza tutte le città italiane e il modo di vivere e di aggregarsi dei cittadini italiani.
A partire dall’antica Grecia le città mediterranee si sono sempre sviluppate in modo radio centrico a partire da una Piazza centrale in cui si trovavano i centri del potere politico e religioso.
In altre culture, come quelle asiatiche o americane, il tema della Piazza non è stato così importante nel disegno della città e nel suo sviluppo, speso basate invece su griglie stradali o su direttrici lineari e non radiocentriche.
In Italia invece il tema della Piazza centrale con il Duomo e il Palazzo del Signore locale sono sempre stati il fulcro dello sviluppo e tuttora rimangono il centro di maggiore attrazione dei flussi e della concentrazione dei cittadini.
Nelle città italiane i maggiori avvenimenti di comunicazione e di spettacolo sono tenuti nella Piazza centrale che rimane il fulcro dell’attenzione e della vita sociale. Basti pensare a Piazza Duomo a Milano oppure a Piazza della Signoria a Firenze.
Per questo abbiamo pensato che fosse interessante superare il concetto di un Palazzo inteso come semplice edificio chiuso e di aprirlo per trasformarlo in una “Piazza” in cui tutti potessero trovarsi per vivere insieme il tema dell’Expo.
A questo scopo abbiamo progettato innanzitutto una grande Piazza coperta da una copertura quadrata di 57,5m di lato che riveste tutta l’area di progetto e consente di utilizzarla anche in caso di maltempo.
La copertura protegge dal sole in estate e dalle intemperie in inverno e consente allo spazio pubblico una costante fruibilità da parte dei cittadini.
Nella Piazza potranno svolgersi eventi di varie genere, a partire da concerti, manifestazioni, conferenze, mostre, fiere e quant’altro in tutte le stagioni dell’anno.
La Piazza non ha un unico punto di ingresso ma è possibile accedervi a 360° da tutto il perimetro senza gerarchie direzionali precostituite.
L’accesso principale sarà prevalentemente dal Cardo e dalla Piazza d’Acqua, ma anche sugli altri lati è possibile accedervi senza alcuna barriera in una continuità fluida con gli spazi urbani dell’Expo.
I riferimenti a Leonardo Da Vinci
Nella scelta delle forme del Palazzo Italia abbiamo voluto concentrarci su due forme geometriche: il quadrato e il cerchio.
Questa scelta deriva da una volontà di richiamare il famoso disegno di Leonardo Da Vinci “Uomo vitruviano” del 1490 in cui veniva espressa la centralità dell’uomo rinascimentale come riscoperta dell’uomo “vir faber”, ovvero dell’uomo al centro dell’universo e creatore della realtà.
Il disegno raffigura l’uomo inscritto nel quadrato e nel cerchio come le due forme geometriche assolute che definiscono tutto il reale ed a cui tutto il reale è riconducibile.
Così nel nostro progetto del Palazzo Italia abbiamo voluto riprendere queste due forme rinascimentali per esprimere un omaggio al Rinascimento italiano e alla Cultura italiana.
Il Palazzo sospeso
Per ottenere la Piazza abbiamo progettato tutti gli spazi espositivi e le sale conferenze appese alla grande copertura, in modo da non occupare nulla nel piano terra e consentire un nuovo grande spazio urbano.
Ciò è stato possibile realizzando un grande portale strutturale composto da tre “V” in acciaio esterne che sostengono una griglia di travi reticolari di copertura. Da esse scendono una serie di tiranti secondo una griglia regolare di 8,1m a cui sono appesi tutti i solai dei piani sottostanti.
Tale soluzione rappresenta una soluzione mai realizzata prima nella storia degli Expo internazionali.
Il Palazzo Italia per la prima volta fluttua nel vuoto e lascia il piano terreno completamente vuoto per gli usi più disparati.
Gli spazi espositivi
Gli spazi espositivi più efficienti devono essere molto flessibili per potersi adattare a qualsiasi tipo di mostra e consentire qualsiasi tipo di allestimento. Le forme dell’edificio devono interferire il meno possibile con questa flessibilità d’uso.
A questo scopo abbiamo previsto una forma assoluta di tipo circolare al primo piano del Palazzo, sospesa alla grande copertura, composta da un unico grande open space circolare con una griglia regolare di sottili pilastri tiranti in acciaio.
Il curatore della mostra del padiglione italiano si troverà ad avere la massima libertà di allestimento dell’esposizione senza alcun vincolo di strutture ingombranti o di pareti limitanti in alcuna direzione. La mostra potrà essere definita da pareti aggiuntive in cartongesso che separino i vari argomenti o da allestimenti di qualsiasi tipo che consentano un percorso mono o pluri direzionale del visitatore a discrezione del curatore.
Le pareti sono previste non finestrate – solo durante il periodo dell’Expo – per impedire l’ingresso della luce naturale che costituirebbe un problema per l’esposizione.
Questa soluzione rispetta la richiesta di un interpiano di 5,5m per gli spazi espositivi e consente un altezza libera interna fino a 4,5m.
Il soffitto sarà dotato guide di alimentazione elettrica per faretti orientabili e removibili a piacimento in modo da garantire la massima flessibilità di installazione dell’esposizione.
Gli spazi espositivi sono sviluppati con lo stesso criterio anche nel secondo piano del Palazzo.
Le sale conferenze
Il secondo piano del Palazzo continua gli spazi espositivi del primo piano attraverso le scale mobili di collegamento che ne consentono una continuità senza interruzioni.
Sul retro dell’esposizione si trova il foyer di tre sale conferenze, rispettivamente di 250, 150, 50 posti per svolgere incontri e conferenze di vario genere sui temi dell’Expo.
Vista l’importanza delle sale conferenze, la forma architettonica esterna ha voluto metterle in chiara evidenza attraverso tre parallelepipedi che si sviluppano sopra il volume circolare degli spazi espositivi e che rimangono circondati da terrazzi panoramici tutto attorno.
A fianco delle sale conferenze sono stati previsti gli spazi per la caffetteria e per un deposito. In particolare il bar è dotato di una terrazza panoramica sulla piazza del Palazzo Italia.
I volumi laterali sono caratterizzati da una lettura barocca della forma curvilinea per stabilire un dialogo ironico con le forme architettoniche del cilindro sottostante e per rievocare il fascino del Barocco italiano ed evocare la Storia architettonica del Bel Paese. Le forme curvilinee dinamizzano lo sviluppo verticale del progetto in continua ascesa dalla Piazza Bassa fino alla Piazza Alta.
Gli spazi di rappresentanza
Il terzo piano contiene gran parte degli uffici dello staff di Expo 2015, quelli di alta rappresentanza e la sala delle delegazioni internazionali.
La distribuzione delle sale mantiene le forme architettoniche del secondo piano e le articola seguendo la simmetria dell’edificio, intorno ad uno spazio a doppia altezza verso gli spazi espositivi sottostanti.
Il quarto piano invece ospita gli uffici di rappresentanza, con le rispettive segreterie. Ogni ufficio è dotato di un affaccio panoramico sull’area dell’Expo.
Le sale sono caratterizzate da semplici forme rettangolari per renderle molto efficienti. Gli uffici sono previsti con soffitti in acciaio microforati fonoassorbenti e bandraster su cui fissare le pareti in vetro di partizione degli uffici.
Le pareti esterne degli uffici presenti al terzo piano sono finestrate solo in parte, al fine di realizzare molte pareti ad elevate prestazioni termiche e di contenere ai minimi le finestrature per il massimo risparmio energetico.
Il ristorante panoramico
La grande copertura si compone di 6 travi reticolari che collegano i vertici delle tra V per lato e due travi reticolari sul perimetro. Essa rappresenta il grande portale a cui sono appese tutte le strutture dei piani sottostanti.
Gli spazi interni della grande copertura sono adibiti ad ospitare uffici dello staff di Expo 2015, uffici di alta rappresentanza ed il ristorante panoramico.
Gli uffici mantengono le medesime caratteristiche di quelli del terzo piano. Le pareti esterne sono tutte vetrate con terrazzo davanti per avere un visione sempre panoramica di tutta l’ area dell’Expo.
Il ristorante si sviluppa lungo tutto un lato della copertura quadrata verso sud-ovest. Le sue facciate sono tutte vetrate verso una grande terrazza panoramica che guarda tutta l’Expo ed in particolare verso la Piazza Italia, di incrocio tra il Cardo e il Decumano.
Il ristorante prevede al suo interno anche una caffetteria sempre aperta al pubblico per consentire l’uso della terrazza ad una maggiore fascia di pubblico e quindi renderlo maggiormente fruibile.
La Piazza Alta
Nel nostro progetto del Palazzo Italia abbiamo voluto proporre anche di realizzare una seconda Piazza sul tetto del Palazzo stesso.
Spesso le coperture dei padiglioni vengono tralasciate per ospitare gli impianti oppure semplici rivestimenti di copertura, mentre ci è sembrato interessante riportare il tema della terrazza che caratterizza tante case italiane anche sulla sommità del Palazzo Italia.
Tale funzione viene enfatizzata da una grande scala mobile che consente l’accesso alla Piazza Alta direttamente dalla strada del Cardo.
La scala mobile rappresenta il fascino futuristico della tecnologia che consente di salire subito sulla copertura del Palazzo Italia ad ammirare tutta l’Expo e di sera “a riveder le stelle”.
La Piazza Alta è caratterizzata da una grande piazza pavimentata in pietra con luci LED a terra e da un giardino all’italiana sul perimetro.
Ci è sembrato interessante riportare sulla copertura i giardini che spesso troviamo sulle terrazze delle ville italiane per trasmettere la sensazione della cultura italiana ai turisti stranieri. In particolare il giardino all’italiana è sempre stato molto ammirato a livello internazionale e la sua riproposizione in chiave contemporanea riporta il fascino della tradizione italiana.
Lunghe siepi di bossolo nascondono una recinzione perimetrale alta 1,1m e creano un disegno geometrico dinamico nelle larghe aiuole previste sul perimetro per caratterizzare architettonicamente questo spazio da cui ammirare tutto il panorama dell’Expo 2015.
L’Acqua
Il tema dell’acqua è stato sviluppato prevedendo una lunga vasca di acqua bassa su un bordo della Piazza Bassa a sottolineare la proiezione della grande scala mobile che porta sulla copertura.
Questa rappresenta una metafora dei fiumi italiani e dovrà essere attraversata con due ponti dai visitatori provenienti da lato ovest per accedere alla Piazza Bassa.
Dalla vasca potranno fuoriuscire vari getti d’acqua come nelle più famose fontane italiane a ricordare il fascino delle piazze. dei giardini e dei luoghi pubblici del Bel Paese.
Molteplicità d’uso e di interpretazione
Grazie a queste soluzioni, la fruizione del Palazzo si diversifica in vario modo. Alcuni visitatori possono andare solo sulla Piazza Alta, mentre altri visitatori possono andare solo dentro il Palazzo, altri ancora possono stare solo nella Piazza Bassa ad ascoltare un concerto per es..
Il Palazzo Italia risulta così non monodirezionale, ma permette di essere vissuto in vario modo ed acquista il fascino di una complessità culturale ed urbana.
Vari eventi possono avvenire contemporaneamente in varie zone del Palazzo: Piazza Alta, Piazza Bassa, Sale conferenze, senza interferenze e con un modo inconsueto di vivere un padiglione per un Expo.
Ad esempio potranno esserci contemporaneamente un ricevimento sulla Piazza Alta, una conferenza nelle sale dentro il Palazzo ed uno spettacolo nella Piazza Bassa.
Polimateria
Le facciate del Palazzo sono diversificate per materiali e finiture nei vari piani e caratterizzano il polimorfismo dell’edificio.
Il cilindro sospeso degli spazi espositivi è caratterizzato dall’uso del legno di rivestimento su tutta la facciata. Esso è composto da lunghi pannelli verticali di legno di cedro canadese che nell’uso post-Expo saranno utilizzati come scuretti apribili per consentire l’ingresso della luce nei laboratori interni attraverso delle finestre distribuite su tutto il perimetro.
Lo stesso tipo di legno viene utilizzato per il soffitto del cilindro ovvero sopra la Piazza Bassa. Esso è composto da un rivestimento generale e da elementi decorativi in spessore in legno con un disegno che ricorda i disegni del barocco italiano. In tal modo il soffitto acquista una percezione meno pesante e più amichevole grazie all’uso di questo materiale più “caldo” e naturale.
Il suo disegno barocco lo rende unico nel suo genere per coprire uno spazio pubblico e lunghe strisce di luci a LED ne seguono ed enfatizzano le curve dinamiche tipiche della nostra tradizione.
I volumi del secondo e terzo piano sono rivestiti di vetro di tipo low iron con doppia camera, coating selettivo e serigrafato in colore bianco. Questa scelta consente di avere elevate prestazioni di isolamento termico e di basso fattore solare per l’uso post-Expo.
L’effetto architettonico sarà quello di un rivestimento quasi marmoreo bianco dei volumi per riprendere il fascino delle architetture storiche italiane. Questa scelta materica enfatizzerà la sospensione nel vuoto di un oggetto così pesante e scultoreo in marmo bianco.
Le facciate sul retro sono rivestite di lamelle dello stesso legno utilizzato per rivestire il cilindro delle sale espositive. In parte esse nascondono un rivestimento di facciata in pannelli fotovoltaici su due larghe fasce verticali dell’edificio dietro alle strutture a V per produrre un’ottima resa di energia solare.
La Piazza Bassa è prevista con pavimentazione in pietra locale per creare un disegno radio centrico. La Piazza Alta è rivestita con pavimentazione in pietra locale di due tipologie per realizzare un disegno come riportato negli elaborati e nei rendering.