COMPLESSO PARROCCHIALE CINISI
località
Cinisi, Italia
programma
complesso parrocchiale
cliente
Arcidiocesi di Monreale – CEI
date concorso
Febbraio 2015
progetto
Andrea Maffei
coordinamento
Andrea Maffei Architects
design team
Giuliano Godoli, Davide Cazzaniga/ Andrea Maffei Architects s.r.l. Milano
liturgista
Don Roberto Tagliaferri
dimensioni
superficie lotto
8.755 mq
superficie lorda pavimento
2.325 mq
superficie coperta
2.632 mq
altezza massima edificio
11 mt
materiali
cemento armato, pietra, vetro
località
Cinisi, Italia
programma
complesso parrocchiale
cliente
Arcidiocesi di Monreale – CEI
date concorso
Febbraio 2015
progetto
Andrea Maffei
coordinamento
Andrea Maffei Architects
design team
Giuliano Godoli, Davide Cazzaniga/ Andrea Maffei Architects s.r.l. Milano
liturgista
Don Roberto Tagliaferri
dimensioni
superficie lotto
8.755 mq
superficie lorda pavimento
2.325 mq
superficie coperta
2.632 mq
altezza massima edificio
11 mt
materiali
cemento armato, pietra, vetro
nessun link al momento
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nessuna pubblicazione al momento
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CONCORSO DI PROGETTAZIONE DEL COMPLESSO PARROCCHIALE “REDEMTORIS MATER”
APPROCCIO PROGETTUALE
La Chiesa e i Locali di Ministero Pastorale: intenzioni di progetto
La prima ipotesi di progetto che presentiamo per il concorso della Chiesa “Redemptoris Mater” intende sviluppare i seguenti concetti di architettura sacra.
Una piazza pubblica circonda la Chiesa per creare un luogo di aggregazione e di incontro dei fedeli. Il Sagrato viene definito come luogo simbolico, attraverso due gradini che rappresentano l’inizio del percorso ascensionale del fedele. Per accedere alla Chiesa si devono salire questi gradini del sagrato: ciò esprime il passaggio dalla vita quotidiana per entrare nella dimensione spirituale, verso l’accoglienza della Chiesa di Dio.
La Facciata principale introduce ad un Altro. La Chiesa viene definita da una facciata principale opaca e da un grande portale in bronzo di ingresso dal sagrato. La facciata non vuole mostrare l’interno della Chiesa ma essere un muro di passaggio tra la comune vita terrena e la vita spirituale. La facciata della Chiesa rappresenta una soglia iniziatica dal quotidiano allo spirituale.
Dopo aver varcato la facciata, si entra nell’Assemblea dei fedeli che è un percorso ascensionale spirituale verso l’Altare di Dio ed il Santissimo Sacramento attraverso la celebrazione del rito cristiano. La navata della Chiesa è anche il luogo della Comunione Ecclesiale.
Appena entrati, sulla sinistra, abbiamo previsto il battistero, per la benedizione battesimale, che è il punto di partenza del percorso di fede. Sul lato opposto, sempre accanto all’ingresso, abbiamo previsto i confessionali.
All’interno il fedele è portato in cammino al rinnovamento della propria fede, perciò l’aula liturgica si rivela come un grandioso spazio unico coperto da una vibrante volta forata in modo sfumato verso l’alto. La forma della copertura è metafora della tensione verso l’alto del percorso di fede e rappresenta, all’esterno, una metafora delle montagne vicine.
Le forature nella copertura, aumentando progressivamente di diametro dal grande portale verso l’altare e dall’alto verso il basso, disegnano con la luce l’interno dell’aula. Una sfumatura luminosa indica la tensione verso l’alto e l’infinito dello spazio ecclesiale.
La navata della Chiesa rappresenta il percorso cristiano che il fedele attraversa in vita verso Dio e il luogo della comunione dei fedeli che celebrano il rito cristiano. Alla fine della navata la facciata diventa trasparente in vetro per continuare la Chiesa all’esterno in una vasca d’acqua, metafora del mare, con una grande Croce gemmata che rappresenta la Resurrezione.
Il fedele viene accompagnato nel suo percorso salvifico dal ritmo di un lungo colonnato laterale che segue la vasca d’acqua verso la Croce. Il progetto iconografico prevede la ricollocazione del Crocefisso ligneo seicentesco alla sinistra dell’altare ed in corrispondenza dello spazio per il Coro, a rappresentare la morte del Cristo in terra.
Dietro l’altare sono stati sviluppati i volumi della cappella feriale, della sagrestia e del salone, tutti uniti attraverso un lungo colonnato porticato, che circonda la vasca d’acqua. A lato sono previste le aule catechistiche, sempre collegate da un lungo colonnato, in cui trova luogo la Via Crucis, e presso cui sarà ricollocata la statua della Madonna dell’Accoglienza. Il colonnato collega inoltre con la canonica per consentire un continuo percorso coperto fino alla Chiesa e fino alla fine della Piazza.
Il rapporto con la Città
Attraverso l’orientamento Ovest-Est dell’aula liturgica è stata definita una grande piazza come naturale fine del nuovo grande asse viario di collegamento con il corso principale di Cinisi previsto dalla variante al PRG e di futura realizzazione. Al centro della piazza ed in asse con la nuova strada sarà ricollocata la statua della Madonna Redemtoris Mater affiancata dal nuovo e leggero campanile in acciaio corten concepito come elemento scultoreo con le sei campane bronzee esistenti. La centralità e l’importanza culturale e sociale della Chiesa viene sottolineata dall’elevazione del volume completamente bianco della copertura dell’aula liturgica in cemento armato intonacato e verniciato di bianco, che fuoriesce rispetto agli altri volumi rivestiti in pietra naturale locale e dalla piazza con la sua pavimentazione sempre in pietra. Il grande parcheggio è stato previsto sul retro, al posto dei volumi oggi esistenti, per non compromettere l’immagine sulla strada della Chiesa. Tale scelta risulta molto funzionale anche per la gestione del cantiere. La Chiesa, la cappella feriale, la sagrestia, la sala polifunzionale rientrano nel primo lotto dei lavori, mentre nel secondo lotto sono previste le aule di catechismo e il parcheggio.
I Materiali
I materiali impiegati sono pochi, tradizionali, sperimentati e durevoli ovvero la pietra locale e il cemento armato intonacato bianco per la grande volta della copertura. La pavimentazione della chiesa così come quella esterna è realizzata da grandi lastre di pietra locale.
La Struttura
Le strutture sono state tutte previste in cemento armato. La copertura dell’aula liturgica è una struttura a vela autoportante in cemento armato lunga 50 metri, larga 21,5 e alta 11 nel rispetto dei limiti imposti a causa della vicinanza dell’area di progetto con l’aeroporto di Palermo. Le strutture degli altri volumi sono previsti con strutture tradizionali in cemento armato con colonne, travi e solai, poi rivestiti in pietra locale. Le pareti di tamponamento sono ottenute con blocchi di cls e rivestite in pietra all’esterno. Nelle sale di catechismo e nella sala polivalente sono state previste ampie finestrature a tutta altezza.
CONCORSO DI PROGETTAZIONE DEL COMPLESSO PARROCCHIALE “REDEMTORIS MATER”
APPROCCIO PROGETTUALE
La Chiesa e i Locali di Ministero Pastorale: intenzioni di progetto
La prima ipotesi di progetto che presentiamo per il concorso della Chiesa “Redemptoris Mater” intende sviluppare i seguenti concetti di architettura sacra.
Una piazza pubblica circonda la Chiesa per creare un luogo di aggregazione e di incontro dei fedeli. Il Sagrato viene definito come luogo simbolico, attraverso due gradini che rappresentano l’inizio del percorso ascensionale del fedele. Per accedere alla Chiesa si devono salire questi gradini del sagrato: ciò esprime il passaggio dalla vita quotidiana per entrare nella dimensione spirituale, verso l’accoglienza della Chiesa di Dio.
La Facciata principale introduce ad un Altro. La Chiesa viene definita da una facciata principale opaca e da un grande portale in bronzo di ingresso dal sagrato. La facciata non vuole mostrare l’interno della Chiesa ma essere un muro di passaggio tra la comune vita terrena e la vita spirituale. La facciata della Chiesa rappresenta una soglia iniziatica dal quotidiano allo spirituale.
Dopo aver varcato la facciata, si entra nell’Assemblea dei fedeli che è un percorso ascensionale spirituale verso l’Altare di Dio ed il Santissimo Sacramento attraverso la celebrazione del rito cristiano. La navata della Chiesa è anche il luogo della Comunione Ecclesiale.
Appena entrati, sulla sinistra, abbiamo previsto il battistero, per la benedizione battesimale, che è il punto di partenza del percorso di fede. Sul lato opposto, sempre accanto all’ingresso, abbiamo previsto i confessionali.
All’interno il fedele è portato in cammino al rinnovamento della propria fede, perciò l’aula liturgica si rivela come un grandioso spazio unico coperto da una vibrante volta forata in modo sfumato verso l’alto. La forma della copertura è metafora della tensione verso l’alto del percorso di fede e rappresenta, all’esterno, una metafora delle montagne vicine.
Le forature nella copertura, aumentando progressivamente di diametro dal grande portale verso l’altare e dall’alto verso il basso, disegnano con la luce l’interno dell’aula. Una sfumatura luminosa indica la tensione verso l’alto e l’infinito dello spazio ecclesiale.
La navata della Chiesa rappresenta il percorso cristiano che il fedele attraversa in vita verso Dio e il luogo della comunione dei fedeli che celebrano il rito cristiano. Alla fine della navata la facciata diventa trasparente in vetro per continuare la Chiesa all’esterno in una vasca d’acqua, metafora del mare, con una grande Croce gemmata che rappresenta la Resurrezione.
Il fedele viene accompagnato nel suo percorso salvifico dal ritmo di un lungo colonnato laterale che segue la vasca d’acqua verso la Croce. Il progetto iconografico prevede la ricollocazione del Crocefisso ligneo seicentesco alla sinistra dell’altare ed in corrispondenza dello spazio per il Coro, a rappresentare la morte del Cristo in terra.
Dietro l’altare sono stati sviluppati i volumi della cappella feriale, della sagrestia e del salone, tutti uniti attraverso un lungo colonnato porticato, che circonda la vasca d’acqua. A lato sono previste le aule catechistiche, sempre collegate da un lungo colonnato, in cui trova luogo la Via Crucis, e presso cui sarà ricollocata la statua della Madonna dell’Accoglienza. Il colonnato collega inoltre con la canonica per consentire un continuo percorso coperto fino alla Chiesa e fino alla fine della Piazza.
Il rapporto con la Città
Attraverso l’orientamento Ovest-Est dell’aula liturgica è stata definita una grande piazza come naturale fine del nuovo grande asse viario di collegamento con il corso principale di Cinisi previsto dalla variante al PRG e di futura realizzazione. Al centro della piazza ed in asse con la nuova strada sarà ricollocata la statua della Madonna Redemtoris Mater affiancata dal nuovo e leggero campanile in acciaio corten concepito come elemento scultoreo con le sei campane bronzee esistenti. La centralità e l’importanza culturale e sociale della Chiesa viene sottolineata dall’elevazione del volume completamente bianco della copertura dell’aula liturgica in cemento armato intonacato e verniciato di bianco, che fuoriesce rispetto agli altri volumi rivestiti in pietra naturale locale e dalla piazza con la sua pavimentazione sempre in pietra. Il grande parcheggio è stato previsto sul retro, al posto dei volumi oggi esistenti, per non compromettere l’immagine sulla strada della Chiesa. Tale scelta risulta molto funzionale anche per la gestione del cantiere. La Chiesa, la cappella feriale, la sagrestia, la sala polifunzionale rientrano nel primo lotto dei lavori, mentre nel secondo lotto sono previste le aule di catechismo e il parcheggio.
I Materiali
I materiali impiegati sono pochi, tradizionali, sperimentati e durevoli ovvero la pietra locale e il cemento armato intonacato bianco per la grande volta della copertura. La pavimentazione della chiesa così come quella esterna è realizzata da grandi lastre di pietra locale.
La Struttura
Le strutture sono state tutte previste in cemento armato. La copertura dell’aula liturgica è una struttura a vela autoportante in cemento armato lunga 50 metri, larga 21,5 e alta 11 nel rispetto dei limiti imposti a causa della vicinanza dell’area di progetto con l’aeroporto di Palermo. Le strutture degli altri volumi sono previsti con strutture tradizionali in cemento armato con colonne, travi e solai, poi rivestiti in pietra locale. Le pareti di tamponamento sono ottenute con blocchi di cls e rivestite in pietra all’esterno. Nelle sale di catechismo e nella sala polivalente sono state previste ampie finestrature a tutta altezza.